martedì 1 aprile 2008

Regioni a Statuto Speciale

Si è tenuto domenica 30 marzo a Vigevano (PV) un convegno autonomista dal titolo: "Lombardia a Statuto Speciale: un futuro possibile". Oltre ai segretari dei partiti "Fronte Indipendentista Lombardia", "Progetto Lombardia" e "Lega Padana Lombardia", ha partecipato alla riunione, in veste di relatore, il sanremese Giribaldi Andrea, Segretario del Movimento Ligure "Obiettivo Nord Ovest”, il quale ha evidenziato i vantaggi che uno Statuto Speciale porterebbe ai cittadini di ciascuna regione:

“Grazie alla riforma del 2001 del titolo V della costituzione le regioni a statuto ordinario hanno oggi la possibilità di raggiungere una maggiore autonomia, attraverso la contrattazione con lo stato su molte materie "concorrenti". Purtroppo le amministrazioni regionali hanno poco sfruttato questa possibilità. La principale causa è che gli stessi amministratori rappresentano, troppo spesso, gli interessi dei partiti anziché quelli del proprio territorio e dei Cittadini che li hanno eletti. Rispetto allo statuto ordinario, lo statuto speciale offre, comunque, una maggiore autonomia alle regioni, non solo sotto l'aspetto finanziario, ma anche sul piano amministrativo e legislativo.
Anche nella nostra regione, una Liguria sempre più povera, l'ottenimento di uno statuto speciale sul modello del Sud Tirolo, rilancerebbe la nostra economia e, conseguentemente, il settore occupazionale. La gestione, ad esempio, di parte degli oltre 4 miliardi di euro di gettito fiscale che i nostri porti producono ogni anno, permetterebbe un rilevante miglioramento delle nostre infrastrutture, un ritorno di competitività sui mercati internazionali, la progettazione di ulteriori e più funzionali piani di sviluppo, un più giusto ed equo rapporto tra entrate tributarie e servizi erogati alla collettività, un'amministrazione più efficiente grazie alla conseguente diminuzione della burocrazia.
L' ottenimento dello statuto speciale avrebbe, inoltre, un importante significato politico. Lo statuto speciale è una legge costituzionale, ottenuta tramite una contrattazione tra regione e stato centrale su quali competenze e relative coperture finanziarie trattenere sul territorio e quali cedere, invece, al governo centrale. Al contrario, lo statuto ordinario e successive modifiche nascono da un dibattito interno alla regione stessa, le cui forme e condizioni di autonomia sono, comunque, dettate dall'attuale costituzione.
E' evidente, quindi, come nel caso dello statuto speciale sia la regione a cedere parte della propria sovranità allo stato centrale, mentre nel caso dello statuto ordinario avviene il contrario, ovvero la regione è limitata nel chiedere le sole forme di autonomia che lo stato decide di concedere”.
Andrea Giribaldi, concludendo il suo discorso, ha espresso, inoltre, la propria personale solidarietà e quella dell’intero movimento nei confronti del popolo tibetano, vittima, non solo oggi, di continue violenze e repressioni da parte del regime cinese occupante. Tutti i presenti si sono uniti in un lungo applauso.