mercoledì 30 gennaio 2008

I Liguri "tartassati" dalle tasse


L'anno che è appena iniziato non sembra essere favorevole ai contribuenti liguri; infatti da un recente rapporto dell'Ifel, l'Istituto per la finanza e l'economia locale, i cittadini liguri risultano i più “tartassati”: ogni ligure versa mediamente 820 euro all'anno nelle casse comunali, mentre in Sicilia o Basilicata il contributo scende a meno di 330 euro. Inoltre si deve aggiungere un imminente sovra tassa sui rifiuti, annunciata dall'Assessore Regionale Zunino, che dovrebbe avere la finalità di incentivare la raccolta differenziata.
Anche sul fronte Ici la Liguria risulta essere al vertice, difatti l'aliquota Ici media sulla prima casa risulta essere del 5,34%, in aumento rispetto al 2005 e superiore a quella nazionale (5,04%). Importante sottolineare come, anche in questo caso, le aliquote più basse sono associate alle regioni a Statuto Speciale come, nello specifico, Valle d'Aosta, Sardegna e Trentino, dove dal prossimo anno alcuni comuni elimineranno definitivamente l'aliquota sulla prima casa. Questo sarebbe possibile anche da noi se la nostra Regione riuscisse a trattenere un maggiore quantitativo della sua ricchezza che, invece, prende la via della Capitale, in particolare mi riferisco a quel gettito portuale che ammonta a quasi 4 miliari di euro annui e del quantitativo economico derivante dai canoni demaniali delle nostre spiagge.
Infine vi è un altro motivo di pessimismo per i contribuenti liguri, ovvero le probabili elezioni politiche. Se si andasse di nuovo alle urne i partiti incasserebbero fino al 2011 rimborsi elettorali doppi: sia quelli maturati per la quindicesima legislatura che quelli relativi alla sedicesima. Infatti come previsto da una legge del 2006, votata da entrambi gli schieramenti, i partiti possono continuare ad incassare i rimborsi elettorali anche in caso di voto anticipato; tutto questo si traduce in un aggravio di costi di 300 milioni di euro per lo Stato e quindi, di conseguenza, sui cittadini.

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