venerdì 22 febbraio 2008

Prove tecniche di Macro Regione

Riportiamo un articolo dal sito del Movimento Regionalista:

Il venti marzo, a Torino, si sono riuniti i presidenti di Liguria e Piemonte in una seduta comune presso il Circolo dei lettori di Torino, per la firma di cinque intese volte a premettere obiettivi comuni negli ambiti di Trasporti, Infrastrutture ed ambiente; sommandosi ai precedenti, analoghi intenti in campo energetico ed universitario. Lo scorso due Luglio, a Noli, erano già stati conclusi accordi analoghi nel campo della ricerca scientifica, specialmente negli studi su cellule staminale ed imaging molecolare.Dalla visione dei verbali d'intesa, disponibili sul sito della Regione Piemonte: ( http://www.regione.piemonte.it/index.htm ), s'intuisce lo sviluppo di una comune vocazione a Polo Logistico Europeo, ponendosi come crocevia di collegamento nord-sud, est-ovest del continente. Indicativo, in questo quadro, la candidatura congiunta di una sede bi-polare Ligure-Piemontese per l'Authority dei Trasporti. Altri accordi sono previsti dopo l'incontro dei presidenti delle Unioni industriali d'entrambe le regioni. Se da un lato, il vecchio proverbio "L'Unione fa la Forza" s'impone nei confronti di due realtà schiacciate da un lato, da un polo potente ed ingombrante come il Lombardo-veneto, dall'altro le spinte dinamiche della locomotiva spagnola, possono permanere le perplessità di un'eventuale fusione a freddo per meri interessi economici. L'impegno dei due governi regionali spinge in maniera preponderante nell'ambito economico: Il terzo valico potrebbe sicuramente dimostrarsi una boccata d'ossigeno per l'alessandrino, la cui ambizione a trasformarsi in retroguardia logistica del porto di Genova è comprensibile ed auspicabile; le fusioni delle aziende municipalizzate per l'energia possono acquisire un peso nazionale non indifferente mentre l'aumento dei numeri concorre ad aumentare l'ingombro dell'entità Ligure piemontese sullo scenario internazionale. Rimane, a mio parere un nodo importante che fin'ora non sembra esser stato preso sufficientemente in considerazione: la volontà popolare. I cittadini liguri e piemontesi come stanno affrontando questa innovazione? Fin'ora, il problema non è ancora radicato nelle coscienze e si stanno, anzi verificando diverse frizioni. Paradigmatica, a mio avviso, la presa di posizione del MIL, il Movimento Indipendentista Ligure. E' una piccola formazione politica ma rappresenta comunque un sentimento locale e la sua posizione nei confronti della ipotetica macro-regione è decisamente negativa. A prescindere dalle contrapposizioni storiche, la sensazione di un'entità che, ancora una volta viene decisa ed imposta da entità governative, a scapito di una decisione democraticamente sancita, lascia ancora una volta l'amaro in bocca.

1 commento:

arachesostufo ha detto...

auguri dal nordest.
simpatizzante veneto