Il Movimento “Obiettivo Nord Ovest giudica positivamente l’approvazione, da parte del Consiglio Regionale del Piemonte, della legge che permetterà ai franco-provenzali, occitani e walser di veder esposta la propria bandiera negli edifici pubblici dei propri comuni. E’ un piccolo, ma importante, primo passo verso il riconoscimento e la tutela delle identità locali.
Occorre, però, superare il criterio esclusivo delle “minoranze linguistiche” e concedere medesima tutela e valorizzazione ad ogni comunità, intesa come un insieme di individui formante un gruppo riconoscibile con proprie specificità.
Il riconoscimento della propria identità deve essere, inoltre, un diritto naturale e non una “concessione” vincolata e limitata da un organo superiore.
Ecco perché, mentre applaudiamo i consiglieri Ferraris e Rostagno per l’iniziativa intrapresa, allo stesso tempo prendiamo le distanze dalla dichiarazione degli stessi, i quali affermano che “specifiche norme, ovviamente previste, per l’uso delle suddette bandiere eviteranno usi non appropriati e salvaguarderanno la prioritaria dignità della bandiera italiana ed europea”.
Se si vuole tutelare le realtà locali, seriamente e non per fini elettorali, occorre concedere loro l’autonomia e il diritto di “poter decidere” sulle questioni riguardanti il proprio territorio. Il lungo e faticoso percorso, per restituire la libertà ai popoli, incontra già un pericoloso ostacolo rappresentato dal voler imporre una “prioritaria dignità” della bandiera italiana ed europea rispetto alla bandiera locale.
Andrea Giribaldi
1 commento:
necessita di verificare:)
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