giovedì 5 luglio 2007

Danilo Formica sul Limonte


In questi giorni i Presidenti di Liguria e Piemonte hanno dato vita alla Macroregione del Nord Ovest: per ora si parte da semplici intese interregionali su diversi temi quali la Sanità, il Turismo, le pratiche per le adozioni internazionali etc. E' sicuramente un primo passo positivo soprattutto perchè inquadrato in una cornice più ampia che è quella di una maxi regione a statuto speciale. Numericamente il Nord Ovest sarebbe secondo solamente alla Lombardia ed al pari del Veneto; questo vorrebbe dire creare una regione economicamente forte, capace di imporsi sui mercati internazionali: basti pensare che il numero complessivo delle imprese del Nord Ovest sarebbe di 454.746 con un Pil prodotto di 144.289 milioni di euro (valori entrambi superiori a quelli del Veneto). In questi anni molti uomini e forze politiche hanno cercato di innovare in senso federalista il nostro stato ma mai incisivamente, basta vedere l'ultimo referendum sulla Devolution. Oggi entrambi i dirigenti delle Regioni non solo stanno avviando un processo autonomista, ma hanno anche trovato gli strumenti per attuarlo ovvero la Costituzione vigente, art 117 comma 8, il quale permette la stipula di accordi interregionali validi con la semplice approvazione dei rispettivi Consigli Regionali. L'obbiettivo prefissato è quello di arrivare ad uno Statuto Speciale simile a quello del Trentino Alto Adige. I vantaggi derivanti da questi accordi potranno essere molteplici e per entrambe le Regioni; ad esempio in tema sanitario sarà previsto un medico di famiglia sia per il luogo di residenza che per il luogo di vacanza (se si possiede una seconda casa). Quanti Liguri hanno una seconda casa in Piemonte e viceversa? Potrebbe essere l'inizio di una serie di accordi volti a migliorare l'intesa ed i servizi tra le due realtà. Personalmente suggerirei altri provvedimenti quali uno sconto Ici sulla seconda casa per i residenti nella macro regione e l'accorpamento delle Asl costituendo così una Asl unica interregionale. Oggi se un turista piemontese chiama la guardia medica mentre si trova in vacanza in Liguria deve pagare una tassa "sul turismo" di 25 euro per l'assistenza sanitaria, se esistesse una Asl unica la tassa in questione non avrebbe più significato di esistere. Possono essere numerosi i vantaggi ed in entrambe le direzioni ma l'importante è avere chiara una finalità comune, ovvero l'autonomia finanziaria, normativa, regolamentare, amministrativa. Infine sarà importantissimo che la Regione Liguria trattenga maggiori risorse derivate dai nostri porti. Infatti la Liguria movimenta circa il 60 % del traffico container producendo un gettito fiscale di 4 miliardi di euro l'anno. Su questo il Presidente Burlando sembra intenzionato a trattare con i palazzi romani per dirottare parte di quel denaro su progetti di infrastrutture quali il terzo valico e la creazione di un retro porto nell'alessandrino.

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