giovedì 5 luglio 2007

Piemonte e Liguria sempre più vicine: cinque nuovi accordi

Regione Liguria e Regione Piemonte sempre più vicine grazie alla firma siglata stamani di cinque protocolli d’intesa su: sanità, istruzione e formazione professionale, adozioni internazionali, ricerca e innovazione ed infine l’attivazione di una vetrina di eccellenze liguri e piemontesi nel porto di Savona. Inoltre, al centro del dibattito la logistica e le infrastrutture, dalle ex aree dell’Acna di Cengio al bacino dell’alessandrino per il porto di Genova. La firma dei Presidenti Claudio Burlando e Mercedes Bresso è stata siglata nel magnifico scenario del vescovado di Noli. Sul tema della sanità la Regione Liguria si impegna ad entrare con una quota del 30% nella società Amos, costitutia da alcune ASL della Regione Piemonte che ha il 70%, con l’obiettivo di mettere in comune diagnostica specialistica e le apparecchiature per ridurre drasticamente le liste d’attesa. Per la ricerca verranno sviluppate sinergie nel campo delle biotecnologie e della salute con una collaborazione stretta tra Centri di ricerca e Università, accompagnata da processi di innovazione da mettere in comune per le imprese; verrà costituito un comitato di indirizzo con personale delle due Regioni che valuterà programmi ed obiettivi dell’accordo. Sulla formazione: un laboratorio delle professioni, l’accreditamento delle strutture formative nell’ambito del sistema di istruzione e formazione professionale, l’alta formazione per gli istituti tecnici superiori, un’anagrafe regionale degli studenti, azioni per contrastare l’abbandono scolastico e una strategia comune per trasformare i CTP - centri permanenza temporanei - in CPI, ossia centri provinciali per l’istruzione per l’educazione delle persone adulte e interventi per l’orientamento scolastico e professionale, soprattutto per i giovani e nell’ottica di una maggiore integrazione tra formazione e mondo del lavoro. Per rafforzare l’immagine coordinata ed integrata delle due Regioni in tema di promozione turistica è stato siglato un accordo per spazi espositivi delle bellezze naturalistiche e le eccellenze gastronomiche delle due Regioni all’interno del Palacrociere di Savona, grazie alla presenza delle navi di Costa Crociere e ad un traffico passeggeri che quest’anno si attesterà intorno alle 800.000 unità. Infine, la stipulazione di specifiche convenzioni sulle adozioni internazionali e la tutela dei minori, con una collaborazione sinergica tra l’agenzia regionale per le adozioni internazionali della Regione Piemonte - ARAI - con gli uffici territoriali e competenti della Regione Liguria. “Quello di oggi è stato un primo passo di convergenza tra le due Regioni in alcuni settori importanti, in applicazione dell’articolo 117 della Costituzione nella parte in cui prevede la creazione di organi comuni fra più regioni per affrontare materie di interesse comune - ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso -, un processo nel quale ora bisogna coinvolgere i rispettivi consigli regionali, in modo da averne la giusta adesione; abbiamo discusso e raggiunto intese su cose concrete per i cittadini, ad esempio sulla sanità con il medico di base sdoppiato, pensando a quanti piemontesi risiedono in Liguria per le vacanze e per diversi periodi dell’anno, quindi si potrà avere un medico di base in Liguria e uno in Piemonte…”. Sulla sfondo rimane quella che Bresso e lo stesso Burlando hanno definito la “seconda fase” (che necessita però di una modifica di tipo costituzionale): cioé la ripetizione del modello del Trentino-Aldo Adige, con la creazione di una macro-Regione a statuto speciale Liguria-Piemonte. E così ha commentato l’incontro di oggi il Presidente della Regione Liguria: “abbiamo parlato non solo della politica infrastrutturale, direi che l’accordo sulla sanità ha un rilevanza significativa per i cittadini delle due Regioni, la società sanitaria mista, con la messa in comune delle apparecchiature medico-sanitarie e che partirà ad ottobre, ci auguriamo possa assorbire una problematica gravosa come le liste d’attesa… Sulle infrastrutture si è avuta una convergenza ampia su porti e retroporti…, una logistica integrata è necessaria allo sviluppo dei traffici e del sistema portuale ligure e questo passa attraverso l’utilizzo delle aree retroportuali come Alessandria da una parte, ma anche della Val Bormida, dobbiamo infatti proseguire nella messa a punto del riutilizzo delle ex-aree dell’Acna di Cengio, un’area credo strategica e propositiva per questa funzione produttiva…”.

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